Pubblicato da: virginialess | 7 febbraio 2014

Chi (e come ) educa il nipote maschio?

mammaFrequentavo, ricorderete, un corso di preparazione al volontariato di Telefono rosa. La fase teorica si è conclusa l’altro ieri e a breve inizierò quella del tirocinio. Una positiva e interessante esperienza.

Accenno al privato per ricavarne un’ulteriore  riflessione su come i nostri nipoti  vengano sovente educati. Nelle “lezioni” si è dedicato  spazio, com’era prevedibile, alle nuove iniziative di legge sulla violenza: della tipologia dello stalker ho già riferito* accennando a come nell’infanzia  si rintraccino spesso le origini del comportamento violento. Provo dunque a dire qualcosa sull’educazione del maschietto: che dovrebbe essere, quanto meno nei nostri paesi occidentali avanzati, niente affatto sessista, e invece sovente pecca in tal senso. E’ un errore, naturalmente, entrambi i generi dovrebbero essere predisposti a svolgere  tutti i ruoli, professionali come domestici, senza caratterizzazioni e privilegi di sorta. Come comportarsi per evitarlo?

CouvJouetsOccorre prestare attenzione al problema fin dalla prima infanzia, consigliano da tempo psicologi e pedagogisti, evitando i giochi che enfatizzano la differenza di genere;  segnalo un link utile**, rimarcando come  altri paesi ne tengano più conto di noi.   In Francia, vedi foto,  si svolge dal 2001 una campagna  dedicata. Durante la crescita è bene evitare  discriminazioni: quanto a giudizi (un maschietto non piange), assegnazione di compiti (sparecchia tu, cara la mia donnina), aspettative (tuo fratello  andrà di certo all’università) e via elencando. Uguaglianza  e parità, in sintesi

Ho scelto l’immagine di una mamma perché le viene tradizionalmente imputato il privilegio del maschio. In certi casi l’accusa è fondata: molte (per fortuna in calo) praticano una curiosa (e dannosa) mescolanza di iperprotezionismo e  sopravalutazione “mitologica” delle caratteristiche virili.  Il risultato può essere  un uomo debole , insicuro e prepotente: un bel  rischio per la futura compagna!

Alla formazione del violento concorrono naturalmente altri fattori – incluso l’esempio paterno!- che sarebbe lungo  esaminare qui,  né  tutti i maschietti mal educati lo diventano. Ha però  fondamento il contrario: nella storia di un adulto maltrattatore troviamo spesso  errori educativi  di tipo sessista. Facciamoci caso, care nonne, a proposito dei nostri nipoti, ed  evitiamoli per quanto ci compete.

*https://virginialess.wordpress.com/?p=2537&preview=true

**http://educazionegenereinfanzia.wikispaces.com/Giocattoli+e+stereotipi+di+genere


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